All' interno della manifestazione La Fiera delle Parole 2013
sabato 12 ottobre 2013 | ore 21.00
Centro Universitario | via Zabarella 82 | Padova
DiVersi
ovvero dell'Esistenza, dell'Io, della Gente, della Donna e dell'Amore
di Sergio Trapanotto
presenta Valentina Berengo
letture | Loris Rampazzo
videomusica live | Home Jasi Cookin'
sabato 12 ottobre 2013 | ore 21.00
Centro Universitario | via Zabarella 82 | Padova
DiVersi
ovvero dell'Esistenza, dell'Io, della Gente, della Donna e dell'Amore
di Sergio Trapanotto
presenta Valentina Berengo
letture | Loris Rampazzo
videomusica live | Home Jasi Cookin'
Dalla Prefazione di Valentina Berengo
"Sergio Trapanotto è un poeta. Non importa cosa dica di lui la carta d’identità (“ingegnere”), non importa come esprima la sua poesia, se tracciando pensieri sulla tastiera di un computer, muovendo la matita sulla superficie di un cartoncino o sul “sacchetto sgualcito del pane”, se attraverso il filtro dell’obiettivo o con gli occhi delle parole.
Poesia - ce lo spiega nell’introduzione in versi - è una “porta non aperta a tutti”, e il lettore se vuole entrare deve fabbricarne la chiave, quella giusta per la serratura da lui congegnata, che invero non è una sola: alcune chiavi sono sconosciute al poeta, eppure aprono quella porta.
Leggere i versi di Trapanotto è quindi come leggere la propria storia attraverso la sua, e immaginare un luogo della mente ch’è ricordo, riflessione, visione e che può scostarsi dall’arcano svelato, con ingegneristica precisione, nell’ultimo verso, in cui il poeta consegna la sua chiave al lettore. Poco importa, perché ci ha autorizzati a fabbricarcela, la nostra chiave.
La poesia di Trapanotto è racconto e immagine insieme, che trasfigura in colore, suono e sensazione: in chiusura domina sempre il pensiero."
"Sergio Trapanotto è un poeta. Non importa cosa dica di lui la carta d’identità (“ingegnere”), non importa come esprima la sua poesia, se tracciando pensieri sulla tastiera di un computer, muovendo la matita sulla superficie di un cartoncino o sul “sacchetto sgualcito del pane”, se attraverso il filtro dell’obiettivo o con gli occhi delle parole.
Poesia - ce lo spiega nell’introduzione in versi - è una “porta non aperta a tutti”, e il lettore se vuole entrare deve fabbricarne la chiave, quella giusta per la serratura da lui congegnata, che invero non è una sola: alcune chiavi sono sconosciute al poeta, eppure aprono quella porta.
Leggere i versi di Trapanotto è quindi come leggere la propria storia attraverso la sua, e immaginare un luogo della mente ch’è ricordo, riflessione, visione e che può scostarsi dall’arcano svelato, con ingegneristica precisione, nell’ultimo verso, in cui il poeta consegna la sua chiave al lettore. Poco importa, perché ci ha autorizzati a fabbricarcela, la nostra chiave.
La poesia di Trapanotto è racconto e immagine insieme, che trasfigura in colore, suono e sensazione: in chiusura domina sempre il pensiero."