PadovaExpoLibri domenica 17 novembre 2013 | ore 14.30 Presentazione del libro di Cherubina Albertini Arteterapia nel trattamento delle psiconevrosi Fobie e situazioni traumatiche trattate in un contesto arteterapeutico e psicoterapeutico (CLEUP, 2012) L’incontro cercherà di evidenziare l’efficacia dell’arteterapia nel trattamento di pazienti con sofferenza psicologica e comportamentale dovuta a situazioni conflittuali e traumatiche. |
L’arteterapia rappresenta una tecnica espressiva che aiuta ad aggirare l’ostacolo comunicativo della parola, avvicinando la persona ad una diversa modalità espressiva che fa uso delle immagini. Una ulteriore funzione dell’arteterapia è data dalla possibilità di offrire alla persona un’occasione, ormai rara, per ascoltarsi e per canalizzare i pensieri, le emozioni e le sensazioni che percepisce dentro di sé, in espressioni artistiche, utilizzando le forme e i colori che appartengono alla propria creatività.
Lo studio dell’autrice parte dall’esperienza e dall’osservazione dell’arteterapia applicata a pazienti il cui profilo si colloca nell’ambito della patologia psicotica, area in cui esistono diversi lavori e metodi di trattamento, tuttavia da molti anni ho deciso di rivolgere la mia attenzione alla patologia psiconevrotica, oltre che al trattamento di persone con sofferenza psicologica e comportamentale dovuta a situazioni conflittuali, traumatiche o ad altri disturbi mentali, meno gravi, ma che comunque arrecano sofferenza alla persona.
Albertini ha riscontrato così, a partire dagli anni ’90, come l’applicazione dell’arteterapia (da sola o in abbinamento a una tecnica di rilassamento corporeo come il training autogeno) sia in grado di indurre nella persona un miglioramento biopsichico rilevante. Seguendo una precisa procedura (descritta in modo dettagliato nel volume), la persona inizialmente esprime la propria ansia, inquietudine e disagio esistenziale per poi conquistare, progressivamente, uno stato psicologico più analitico e riflessivo, oltre che una trasformazione nel proprio modo di porsi nella relazione con le altre persone.
Ha così intrapreso una ricerca approfondita che l’ha indotta a considerare ogni fase del processo artistico della persona, registrando tutti gli aspetti creativi, personali e stilistici che emergevano nelle opere realizzate dai pazienti. Attraverso un protocollo da lei ideato che tenesse conto anche del contesto di gruppo (anche questo oggetto di esame nel volume) e previa autorizzazione delle persone a fotografare i loro lavori artistici, ha potuto studiare, attraverso il materiale raccolto in vent’anni di pratica professionale, le procedure ricorrenti, l’uso dei materiali artistici e degli orientamenti stilistici. Questa raccolta di immagini le ha inoltre permesso di formulare delle osservazioni e associazioni procedurali che si sono dimostrate fondamentali nel mio lavoro di arteterapeuta.
Quello che all’inizio era una raccolta personale registrata con la lentezza e la vivacità di un diario, è diventata, grazie anche alle richieste rivoltele dai suoi allievi dei corsi di specializzazione in psicoterapia e in arteterapia, un libro, quello che si presenterà a PadovaExpoLibri e che con tanto successo è stato presentato anche al Salone Internazione del libro di Torino. Esso nasce quindi dalla necessità di ordinare gli studi, le ricerche, il lavoro arte terapeutico e le diverse sperimentazioni di abbinamento dell’arteterapia, oltre che al rilassamento, alla psicoterapia.
Il libro, nelle intenzioni dell’autrice, intende inoltre offrire uno spunto di riflessione e di suggerimenti pratici a quanti sono interessati a lavorare con l’arteterapia. Nel testo sono riportati diversi percorsi possibili con l’arteterapia e sono indicati degli esempi di trattamento arte terapeutico attraverso l’analisi dettagliata delle opere artistiche dei pazienti a partire dal primo incontro in atelier fino alla fine del percorso. Sicuramente quanto viene proposto nel testo non intende essere uno studio esaustivo e deterministico, ma un invito al confronto con quanti lavorano con l’arteterapia affinché questa metodologia possa acquisire sempre di più la dignità professionale che merita.
Cherubina Albertini, psicologa, psicoterapeuta e arteterapeuta, si è formata presso la Scuola di Arteterapia Il Porto-Adeg di Torino con la supervisione di Elizabeth Stone. È docente nella Formazione Triennale di Arteterapia clinica presso VITT3 Lyceum di Milano e di Psicologia presso la Scuola di Specializzazione CISSPAT di Padova. Svolge attività di arteterapeuta e psicoterapeuta sia individuale sia di gruppo.
Lo studio dell’autrice parte dall’esperienza e dall’osservazione dell’arteterapia applicata a pazienti il cui profilo si colloca nell’ambito della patologia psicotica, area in cui esistono diversi lavori e metodi di trattamento, tuttavia da molti anni ho deciso di rivolgere la mia attenzione alla patologia psiconevrotica, oltre che al trattamento di persone con sofferenza psicologica e comportamentale dovuta a situazioni conflittuali, traumatiche o ad altri disturbi mentali, meno gravi, ma che comunque arrecano sofferenza alla persona.
Albertini ha riscontrato così, a partire dagli anni ’90, come l’applicazione dell’arteterapia (da sola o in abbinamento a una tecnica di rilassamento corporeo come il training autogeno) sia in grado di indurre nella persona un miglioramento biopsichico rilevante. Seguendo una precisa procedura (descritta in modo dettagliato nel volume), la persona inizialmente esprime la propria ansia, inquietudine e disagio esistenziale per poi conquistare, progressivamente, uno stato psicologico più analitico e riflessivo, oltre che una trasformazione nel proprio modo di porsi nella relazione con le altre persone.
Ha così intrapreso una ricerca approfondita che l’ha indotta a considerare ogni fase del processo artistico della persona, registrando tutti gli aspetti creativi, personali e stilistici che emergevano nelle opere realizzate dai pazienti. Attraverso un protocollo da lei ideato che tenesse conto anche del contesto di gruppo (anche questo oggetto di esame nel volume) e previa autorizzazione delle persone a fotografare i loro lavori artistici, ha potuto studiare, attraverso il materiale raccolto in vent’anni di pratica professionale, le procedure ricorrenti, l’uso dei materiali artistici e degli orientamenti stilistici. Questa raccolta di immagini le ha inoltre permesso di formulare delle osservazioni e associazioni procedurali che si sono dimostrate fondamentali nel mio lavoro di arteterapeuta.
Quello che all’inizio era una raccolta personale registrata con la lentezza e la vivacità di un diario, è diventata, grazie anche alle richieste rivoltele dai suoi allievi dei corsi di specializzazione in psicoterapia e in arteterapia, un libro, quello che si presenterà a PadovaExpoLibri e che con tanto successo è stato presentato anche al Salone Internazione del libro di Torino. Esso nasce quindi dalla necessità di ordinare gli studi, le ricerche, il lavoro arte terapeutico e le diverse sperimentazioni di abbinamento dell’arteterapia, oltre che al rilassamento, alla psicoterapia.
Il libro, nelle intenzioni dell’autrice, intende inoltre offrire uno spunto di riflessione e di suggerimenti pratici a quanti sono interessati a lavorare con l’arteterapia. Nel testo sono riportati diversi percorsi possibili con l’arteterapia e sono indicati degli esempi di trattamento arte terapeutico attraverso l’analisi dettagliata delle opere artistiche dei pazienti a partire dal primo incontro in atelier fino alla fine del percorso. Sicuramente quanto viene proposto nel testo non intende essere uno studio esaustivo e deterministico, ma un invito al confronto con quanti lavorano con l’arteterapia affinché questa metodologia possa acquisire sempre di più la dignità professionale che merita.
Cherubina Albertini, psicologa, psicoterapeuta e arteterapeuta, si è formata presso la Scuola di Arteterapia Il Porto-Adeg di Torino con la supervisione di Elizabeth Stone. È docente nella Formazione Triennale di Arteterapia clinica presso VITT3 Lyceum di Milano e di Psicologia presso la Scuola di Specializzazione CISSPAT di Padova. Svolge attività di arteterapeuta e psicoterapeuta sia individuale sia di gruppo.